La vicenda artistica e umana di Carlo Maria Giulini (1914-2005) è lo specchio di un carattere austero e riflessivo, di uno spirito che manifestava nella musica la sua appassionata complessità, ma anche del fascino e del mistero che da sempre avvolgono l’ineffabile figura del direttore d’orchestra. Dal mitico Augusteo di Roma alla Scala di Milano, dalle orchestre sinfoniche di Chicago, Londra e Los Angeles fino ai Wiener Philarmoniker, questa monografia ricostruisce il percorso creativo ed esistenziale di uno dei maggiori direttori del Novecento. Una vita indissolubilmente legata alla musica come missione e supremo “atto d’amore”, nonché agli affetti familiari, in particolare all’adorata moglie Marcella. Una vita non priva di episodi sorprendenti e di oscurità, che Claudio Chianura ripercorre con l’agilità e la vivacità del narratore. Emerge così il ritratto di un talento straordinario, di un artista schivo e riservato, di un uomo di grande rigore e umiltà, di un’anima contemplativa e al tempo stesso inquieta. Un racconto impreziosito dalle testimonianze esclusive e dagli aneddoti del primo violino della Scala Franco Fantini, del critico musicale Angelo Foletto e del grande direttore d’orchestra Yoel Gamzou, che di Giulini è stato giovanissimo allievo.

«È stato un uomo che ha rappresentato un modo di “fare musica”, ma soprattutto di partecipare alla vita della musica e degli autori, in una maniera così speciale che ancora oggi ci chiediamo chi sia stato veramente Carlo Maria Giulini».
Angelo Foletto

«Iniziavamo a provare e dopo solo qualche minuto, per il suo modo, il suo garbo, il suo linguaggio del corpo, la sua emozione contagiosa, il suono dell’orchestra cambiava.»
Franco Fantini

«Giulini era un sacerdote della musica. Non era un prodotto o un marchio commerciale. Lui non “lavorava” come musicista, lui serviva una religione.»
Yoel Gamzou

«Quando dirigo, la musica fa parte del mio essere, non solo della mia mente. Sennò è una partitura che conosco, ma non la eseguo. Bisogna che diventi un atto d’amore.»
Carlo Maria Giulini