«Non si può fermare la vita, sa? Non è possibile. E non si può nemmeno controllare la morte, perché fa parte di questa folle corsa che chiamiamo “vita”.»
Inserito nell’elenco bestseller della rivista “Der Spiegel”
Da Fossa delle Marianne è stato tratto l’omonimo film per la regia di Eileen Byrne, in uscita nel 2025 anche nelle sale italiane.

Paula è una giovane dottoranda in biologia marina che dopo la tragica morte dell’adorato fratellino è scivolata in una depressione profonda quanto la Fossa delle Marianne. Un continuo e implacabile affastellarsi di ricordi, pensieri cupi e sensi di colpa sembra aver sottratto ogni direzione e significato alla sua esistenza. Una notte, dentro un cimitero e in circostanze rocambolesche, fa la conoscenza di Helmut, un anziano malato e assai scorbutico, in procinto di compiere un viaggio – presumibilmente l’ultimo – verso le Alpi insieme al suo inseparabile cane e ad un’urna contenente delle ceneri, per onorare una strana promessa. Paula, senza pensarci troppo, decide di accompagnarlo. Avrà inizio così per lei una lenta risalita della propria voragine, un’insperata riscoperta del Sé perduto. Durante il lungo e avventuroso tragitto a bordo di un vecchio camper, infatti, tra i due – che per carattere e attitudini non potrebbero essere più diversi – si crea pian piano un’inconsueta intesa, nutrita di passate esperienze comuni e perennemente in bilico tra vicinanza e distanza, confessioni dolorose e ostinate reticenze, pianti e risate. Una volta raggiunta la destinazione finale, tutti i misteri che Helmut gelosamente custodisce verranno alla luce, e insieme a loro un nuovo senso da dare alla vita.

Straordinario successo di pubblico e critica in Germania, Fossa delle Marianne è un delicato e struggente romanzo on the road che indaga il complesso tema del lutto: l’angoscia dell’assenza, la persistente sensazione di vuoto e smarrimento, la morte come componente essenziale del vivere, la perdita come un’occasione di rinascita interiore.

Traduzione dal tedesco di Giovanna Ianeselli

Recensioni:

Un libro da cui non ci si stacca. Dall’inizio alla fine, Fossa delle Marianne sa essere malinconico e divertente allo stesso tempo. È un racconto che tocca davvero in profondità.
Die Zeit

Grazie alla generosità con cui queste due persone sole accettano le altrui stranezze, e grazie all’amorevole sostegno che si danno a vicenda, si esce da questa lettura immensamente confortati.
Berliner Zeitung

Una tragicomica buddy story, un perfetto mix tra romanzo di formazione e viaggio letterario.
Frankfurter Allgemeine Zeitung

A un certo punto, nella piena oscurità del lutto, emerge un lampo, una risata. Può far male. Ma alla fine della lettura prevalgono sentimenti positivi: speranza, gioia, sicurezza.
Die Presse