Nato a Rankweil/Vorarlberg nel 1924, morto il 19 dicembre 2010 a Tirolo in Alto Adige. Jenny era figlio di una maestra lombarda e di un farmacista austriaco. Con cinque anni si trasferiva a Lana. Le “Opzioni” del 1939 dividevano anche la sua famiglia: la madre restava italiana, il padre optò per la cittadinanza tedesca. Egmont lo seguì, ma il suo entusiasmo nazionalistico si spegneva ben presto nel clima tetro dell’Austria nazionalsocialista e nella tragedia del conflitto mondiale. Iniziava gli studi di medicina a Bologna, li proseguò nel dopoguerra a Innsbruck e li terminò a Vienna, dove assolveva il suo apprendistato. Nel 1956 si stabilì a Bolzano, dove lavorava per oltre trent’anni come urologo. Alla politica si dedicò a partire dagli anni Sessanta. Prima nella Südtiroler Volkspartei, successivamente fondando un “partito per il progresso”, la Südtiroler Fortschrittspartei. Per due legislature, nel 1964 e nel 1973 fu eletto in Consiglio provinciale, avventura che terminò nel 1978. Da osservatore distaccato ma interessato continuò a seguire gli avvenimenti politici e sociali del Sudtirolo. Nel 1989 si stabilì a Tirolo. Era autore, oltre che di numerosi articoli e interventi, del libro autobiografico “Bekenntnis zum Fortschritt. Mein Weg zur Sozialdemokratie”, pubblicato da Raetia nel 2007. Da Edition Raetia: “L'intruso” (2011).
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