La storia della carta stampata in una terra di confine - Il Trentino-Alto Adige in un secolo e mezzo di giornali

Dalla seconda metà dell’Ottocento sino al tramonto del secolo scorso, i giornali sono stati ovunque il principale strumento attraverso il quale si sono formate, in vasti strati della popolazione, la conoscenza dei fatti e le opinioni. In particolare, nella porzione più settentrionale e storicamente più alfabetizzata della Penisola, dove il confine non è mai stato un esclusivo tratto geografico, nel corso dei decenni la carta stampata, in lingua italiana e tedesca, ha rappresentato un potente mezzo di propaganda di idee, accompagnando i numerosi e spesso traumatici mutamenti politici e sociali. Dal Tirolo asburgico fino alla Grande Guerra, dal regime fascista alle macerie del secondo conflitto, dall’annosa questione sudtirolese all’incerto presente, Ferrandi ripercorre le tappe più significative di una storia di grandi firme e fogli d’ordine, di pluralismo d’informazione e costanti mire monopolistiche, di voci coraggiose e pure casse di risonanza. Una storia i cui protagonisti hanno sovente dovuto fare i conti con tensioni etniche e ipotesi di convivenza, con pressioni politiche e interessi economici, e da ultimo con l’ingresso sulla scena dei nuovi media. Una storia che riserva non poche sorprese e aneddoti curiosi.

Un volume agile e divulgativo che diventa l’appassionante racconto di una terra di frontiera vista da una prospettiva insolita.

Recensioni:

Ferrandi ci fa vedere le angosce profonde di ogni nazionalismo, che teme di perdere, sempre. Perdere l’identità e l’egemonia economica e sociale.

l’Adige 

All’incisività della scrittura, Ferrandi unisce il fiuto del ricercatore vero.

Corriere della Sera