In un bosco nei dintorni di Ginevra, in circostanze casuali, si consuma il cruento omicidio del vicedirettore della HEGA, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di economia sanitaria mondiale. L’autore materiale è un alto funzionario della stessa agenzia, Andreas Krause, per il quale la vittima rappresenta l’unico ostacolo apparentemente insormontabile alle proprie ambizioni di carriera. Assediato dal timore di essere scoperto e dai sospetti che cominciano ad addensarsi su di lui, si ritrova lentamente risucchiato in un gorgo di paure e ossessioni, che degenera in un’autentica paranoia. Arriva addirittura ad assoldare un killer per sbarazzarsi di un collega che, secondo il suo lucido delirio, sarebbe pronto a denunciarlo. In breve tempo la sua vita privata e professionale va a rotoli, e ogni tentativo di fare marcia indietro e confessare il proprio delitto è vanificato da continue oscillazioni emotive e confusi progetti di fuga. Nel chiuso, ovattato quanto spregiudicato ambiente diplomatico internazionale affiorano intanto intrighi e personaggi di dubbia moralità, disposti a tutto pur di non perdere potere e privilegi. Tra rituali bizantini, scandali messi sotto silenzio e subdoli conflitti d’interesse, emerge un quadro a tinte fosche tratteggiato con inquietante precisione. Nella sua pur riluttante connivenza, di questo perverso mosaico Krause è un tassello fondamentale.
Le lingue della paura è un raffinato noir psicologico, una storia intrisa di cinismo, avidità e umana fragilità, con un finale sorprendente.
Recensioni:
Profondo conoscitore delle organizzazioni internazionali nelle quali opera da decenni, Saraceno fa emergere con lucida e garbata ironia il cinismo, la spregiudicatezza morale e il velleitarismo che in questi ambienti possono coesistere con gli intenti più altruistici e generosi.
La Repubblica
Scheda tecnica
- 13,5 x 20,5 cm | 168 pagine
- Prezzo copertina: euro 14,00
- Benedetto Saraceno
- Brossura