Alex è un trentenne copywriter che si sente ingabbiato in un lavoro ripetitivo e insoddisfacente. A rendere più acuta la sua insofferenza è il percepire nettamente intorno a sé i segni dell’imminente collasso ambientale, mentre tutti – nella ricca quanto claustrofobica provincia in cui è nato ed è tornato a vivere – sembrano ignorarli. Quando gli viene proposto di scrivere un lungo reportage sul nuovo volto che sta assumendo l’Alto Adige, egli accetta senza indugi, convinto che quell’incarico possa riscattarlo dalla mediocrità e al tempo stesso contribuire a rimuovere un velo: uno schermo ingannevole di benessere e armonia, un matrimonio mistico con la tradizione di cui si nutrono l’iconografia turistica e gli spettri del passato che infestano la sua terra, ipotecandone il futuro. La dedizione assoluta con cui affronta il compito, tuttavia, gli fa perdere di vista i bisogni di Serena, che per amore lo ha seguito a Bolzano e che più di ogni altra cosa desidera diventare madre. Quella di Alex diventa ben presto un’autentica ossessione, nella quale si rinnova un’antica maledizione che grava sulla sua famiglia e che finisce per perseguitarlo con il suo carico di rimossi e sinistre presenze simboliche. Solo specchiandosi in Manfred, un indecifrabile fotografo chiamato ad affiancarlo nella realizzazione del reportage, proverà a inquadrare in una nuova prospettiva i frammenti della sua vita e a ricomporli. E a sciogliere il dilemma tra le ambizioni dello scrittore e le responsabilità del futuro padre.
Tra suggestioni weird e originale autofiction, Il velo racconta il bisogno di futuro che assilla le giovani generazioni e compone un inedito ritratto dell’Alto Adige, restituendone l’inquietante “eccentricità” per troppo tempo sfuggita a ogni tentativo di rappresentazione, sia cartografica sia letteraria.
Scheda tecnica
- 13,5 x 20,5 cm | 208 pagine
- Prezzo copertina: euro 15,00
- Flavio Pintarelli
- Brossura con alette