Le ore spirano nella clessidra, il tempo striscia lungo i muri e le torri. L’ombra misura il tempo, avrebbe detto Oswald, la sabbia l’ora.
Noi non cogliamo più il senso delle ore, abbiamo sovrapposto l’ora e il tempo.
Anita Pichler per riconoscere nel segreto di un’anima femminile la desolazione e la rabbia di una solitudine che la imprigiona, dà la parola a una giovane disegnatrice.
Miriam Valier deve illustrare la vita avventurosa del più celebre cantore dell’autunno del Medioevo tirolese, il cavaliere Oswald von Wolkestein, e assieme al suo personaggio precipita negli intrighi di un passato tanto remoto quanto invece prossimo, tanto immaginario quanto reale.
Per disegnare Miriam è tornata al paese, tra i frutteti generosi minacciati dall’inquinamento, tra i boschi ombrosi, tra le montagne mitiche, tra la gente più semplice. Lassù forse il tempo si è fermato e si può incontrare Oswald come fosse uno di noi.
Ma la memoria di quell’altro mondo nel quale freneticamente ci si agita è altrettanto viva in Miriam: in quel mondo urbano e industriale vive Max, il suo uomo, che “trasforma le voglie degli uomini in desideri esaudibili. In bisogni”.
(Cesare De Michelis, 1991)
Traduzione dal tedesco: Valentina Di Rosa
Scheda tecnica
- 13,5 x 20,5 cm | 128 pagine
- Traduzione dal tedesco: Valentina Di Rosa
- Prezzo copertina: euro 12,00
- Anita Pichler